Abbiamo sottoposto al nostro questionario la francese n°2 Léa Godallier sulla sua relazione al padel, ricordi e molto altro.

Condizioni ideali

“Trovo che la pista sia fantastica qui a Tolosa, le condizioni sono ottime. Il rimbalzo, penso sia abbastanza veloce e per noi che abbiamo un gioco sempre più in avanti, è fantastico!

Campionati Europei

"Il mio ricordo più bello, direi, è la finale agli Europei a squadre di Marbella con il Team France perché sugli spalti c'era un'atmosfera infuocata".

Difficile cambiare partner

“Non ho brutti ricordi. Direi solo che in questo momento è complicato cambiare spesso partner e anche schieramento.

Sii fisicamente puntuale

"Supponendo che io stia giocando a sinistra, vorrei che il mio compagno fosse fisicamente sulla tacchetta, che corresse e costruisse bene il punto per me".

Mantieni il controllo

“Per quanto riguarda la mia racchetta ideale, mi piace immaginarla un po' rigida e permetterti di mantenere il controllo. Devo anche sentire che posso "inviare" di tanto in tanto perché è una linea di lavoro che ho. La mia racchetta attuale [Nota del redattore: una Nox AT10 Genius] mi si addice perfettamente per tutti questi motivi.”

Una sola racchetta rotta

“Ho rotto solo una racchetta nella mia carriera, ma non in campo. Era un torneo francese, sono uscito dal club per andare a soffiarlo velocemente in modo che nessuno mi vedesse, l'ho messo nella spazzatura e sono tornato come se niente fosse.

Una buona atmosfera

“La cosa che preferisco padel, è il fatto di essere con un partner. C'è una buona atmosfera in generale, anche sul World Padel Tour, anche se è un circuito internazionale, c'è un'atmosfera piuttosto interessante".

Braccialetto fortunato

"Ho un oggetto preferito, è il mio braccialetto che indosso ad ogni partita alla caviglia".

Mettere Alejandra nei guai

“L'esperienza più folle per me è stata un mese e mezzo fa quando ho giocato a Copenaghen contro Salazar/Triay. Ero appena passato a destra, non mi ero allenato prima e sono riuscito a infastidire la signora Salazar.

Eleonore Coulibaly

Che piacere essere un giornalista nel bel mezzo del padel, uno sport in crescita attraente. Spero che ti piacciano i contenuti offerti. A presto magari sulle piste!