Focus su Johan Heros (24 anni) che oggi vive e allena in Spagna e si prepara a giocare il suo primo vero torneo FIP !

La sua storia con il padel

“Ho iniziato a giocare a tennis all’età di 4 anni e circa cinque anni fa mi sono avvicinato gradualmente padel. Questa transizione è iniziata circa 5 anni fa, quando ho scoperto il padel grazie all'apertura di un locale vicino a me. Inizialmente giocavo in modo casuale, ma quattro anni fa la cosa è diventata più seria. A poco a poco ho abbandonato il tennis in favore di padel. Da due anni insegno padel, e l'anno scorso ho conseguito il diploma di insegnamento presso padel (TFP) nell'ambito della Lega Auvergne Rhône-Alpes. Attualmente vivo a Valencia, in Spagna, da sei mesi, dove divido il mio tempo tra due attività: dare lezioni in un club e allenarmi in un'accademia, quella di Jorge Bellmont. Inoltre, nell’ambito del mio progetto formativo, sto cercando sponsor o partner che vogliano collaborare con me.”

I lati positivi e negativi della Spagna

“Il grande punto positivo è il tempo. Poi c'è anche il fatto che ci sono tanti brani, tanta gente che suona: è un altro mondo. Attualmente mi alleno al Family Sport Center, che sta per diventarlo il più grande club in padel al coperto nel mondo.

Sta andando tutto molto bene, la gente è super accogliente, sto imparando molto. Il mio obiettivo principale quando sono venuto qui era fare esperienza come allenatore, continuando a crescere come giocatore, ma come giocatore non ho alcuna pretesa.

Il punto negativo è che mancano un po' gli amici e la famiglia, questo è davvero l'unico punto debole. In termini di padel, l'esperienza è eccezionale. Ho la possibilità di imparare uno stile di gioco diverso da quello praticato in Francia, è interessante fare un confronto tra i due Paesi”.

Le differenze tra Francia e Spagna

“Per me ci sono parecchie differenze. Attualmente sto lavorando per stabilire un confronto tra lo stile di gioco spagnolo e quello francese per rendere il mio soggiorno qui arricchente identificando queste differenze. Per me la cosa più importante è che in Francia vogliamo andare in rete molto velocemente. Il controllo avviene dalla rete, mentre in Spagna il gioco si controlla molto da dietro. Gli spagnoli eccellono in difesa, sanno rallentare il gioco e utilizzano la variazione di ritmo come tattica principale per destabilizzare gli avversari, un approccio meno comune in Francia”.

I suoi prossimi tornei

Come ho detto, non ho molte pretese come giocatore. Io però vorrei salire un po' perché oggi, per essere un allenatore credibile, se hai una classifica è meglio. Lì ho abbandonato un po' il circuito francese, quindi sto facendo qualche torneo in Spagna. Farò il mio primo torneo FIP questa settimana e poi proverò a fare qualche torneo quest'estate, visto che sarò in Francia. La prossima settimana tornerò a casa a Clermont-Ferrand, quindi cercherò di approfittarne per partecipare anche a uno o due tornei”. 

Johan Eroe

La sua opinione sugli Interclub N1

“Se dovessi dare un’opinione in merito, trovo che sia un peccato che ci siano così tanti spagnoli in campo. La cosa triste è che sta iniziando ad assomigliare sempre di più al tennis, anche se è uno sport nuovo. Soprattutto, lo scopo delle partite di squadra è che giochi per il tuo club, e trovo un peccato che alcuni giocatori ne siano privati ​​perché ci sono giocatori spagnoli.

Poi, a livello di gioco, il contributo dei giocatori stranieri arricchisce il livello della competizione. Gli scontri con loro regalano partite di eccezionale qualità e intensità. Alla fine sono un po' diviso. Anche se non è possibile fare diversamente perché resta l’Unione Europea, penso che stabilire una quota minima di partite da giocare in Francia mi sembrerebbe un approccio più equilibrato.

Meditare così!

Dorian Massy

Nuovo seguace di padel, Sono affascinato da questo sport dinamico che unisce strategia e agilità. Trovo nel padel una nuova passione da esplorare e condividere con te Padel Magazine.