sì, il padel sta andando bene. Ma la crisi energetica è ovunque. E il punteggio finale è costoso, al punto da porre problemi di liquidità ai club di padel che appartengono al settore commerciale.
Il governo ha annunciato aiuti pubblici. Ma secondo l'Union Sport et Cycle, la principale organizzazione professionale di aziende del settore del tempo libero sportivo commerciale, “gli aiuti governativi non raggiungono il loro obiettivo escludendo il settore del tempo libero commerciale".
Parliamo del settore del tempo libero commerciale, il che significa che riguarda le aziende che offrono servizi a pagamento dietro pagamento di una remunerazione monetaria e che generano un profitto (fonte: Wikipedia). Si contrappone al settore non di mercato che riguarda le pubbliche amministrazioni e le associazioni (no profit).
Il tempo libero sportivo commerciale in Francia è:
Le strutture interessate dal tempo libero sportivo commerciale sono principalmente:
Il settore mercatale (strutture private) ha già sofferto dopo due anni di Covid-19. Per Union Sport et Cycle, con la crisi energetica, il governo non si è reso conto della gravità della situazione per queste strutture sportive che si confrontano direttamente con l'aumento dei costi energetici.
Essi, infatti,"si trovano esclusi dai regimi di assistenza”.
Queste aziende consumano”grandi volumi"in energia. Tuttavia, per richiedere gli aiuti statali è necessario, tra l'altro, disporre di contatori elettrici di potenza inferiore a 36kVA.
Ed è lì che si incastra, poiché appunto "sSu raccomandazione dei fornitori di energia, quasi tutti i contatori elettrici dei palazzetti dello sport hanno potenze superiori a 36kVA”ci spiega l'organizzazione.
E questo mentre queste società sportive sono molto spesso VSE con meno di 10 dipendenti e realizzano meno di 2 milioni di euro di fatturato.
Inoltre, il governo si basa su un EBITDA (risultato prima di interessi, imposte, deprezzamento e ammortamento) del 2021 mentre i club di padel sono stati parzialmente (a volte totalmente) chiusi per i primi sei mesi di quest'anno e/o hanno subito restrizioni a causa del contesto economico e sanitario che vi regnava (mascherina, tessera sanitaria, ecc.)
Conseguenza della crisi energetica: l'aumento talvolta di dieci volte della bolletta energetica. Questi costi possono mettere a rischio le imprese.
Union Sport & Cycle porta idee al governo che, a loro avviso, dovrebbero:
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Fonte: Union Sport & Cycle