Non è la prima volta che queste parole risuonano sui social network o all'uscita da una pista di padel.
Ma a credere ad alcuni giocatori durante gli ultimi tornei, le condizioni di gioco non sarebbero degne di un World Padel Tour.
Menorca Aperto
Mentre questa settimana si svolge il WPT Cordoba, pochi giorni fa è stato sulla graziosa isola di Minorca che i giocatori si sono scontrati.
E la sua Benjamin Tison che ha parlato per primo in un post sul suo Pagina Instagram.
Il residente dell'Ile-de-France non ha nascosto il suo disappunto per le condizioni di gioco che considera “non degne di un WPT”. Tra il vento e l'umidità che regnavano sull'isola, non possiamo negare che forse sarebbe stato più giudizioso disputare questo torneo al chiuso piuttosto che su piste semicoperte... Infine, le zone di gara ombra e sole, le raffiche che ha fatto muovere la palla e le finestre bagnate chiaramente non hanno permesso agli attori di suonare il loro miglior padel, cosa che ovviamente ha colpito il pubblico.
Cordoba Open
Questo martedì è stato il turno di Jaime Munoz, previas player anche, a confidarsi tramite un post su Instagram. Il giovane spagnolo si è pentito di aver lasciato questo World Padel Tour Cordoba con un infortunio all'ischio a causa delle tante cadute che ha dovuto affrontare durante le sue partite.
Qui è il tappeto e l'attenzione ad esso dedicata che sono stati messi in discussione. C'è da dire che la sabbia è stata distribuita in modo molto disomogeneo su alcune piste del club, il che potrebbe causare falsi rimbalzi e scivolate.
Per il giocatore, le condizioni necessarie per praticare il padel a livello professionale semplicemente non sono state rispettate.
Infine, ha menzionato una certa disparità nel trattamento dei giocatori che giocano in previas e di quelli che si contendono direttamente il tavolo finale. In effetti, le chiavi maschili che iniziano direttamente nel tabellone principale giocano sempre in condizioni molto migliori. Un punto che il WPT dovrà affrontare se vuole evitare le ire delle giocatrici esordienti alle qualificazioni e delle donne che hanno diritto solo al binario centrale dai quarti (e solo per le due coppie di cui vengono trasmesse le partite)...
Il WPT, non l'unico interessato
Il problema delle condizioni di gioco non è specifico di World Padel Tour, nemmeno al padel. Nel tennis sentiamo anche giocatori lamentarsi della qualità dell'erba o della terra battuta. Nel calcio o nel rugby anche i campi sono oggetto di dibattito e abbiamo visto molti club passare al sintetico per permettere ai giocatori di giocare sempre in condizioni simili. Evitando allo stesso tempo i sempre deludenti “campi di patate”.
Questo è forse ciò a cui dovrebbe puntare il professionista del padel: tracciati sempre uguali nei tornei per permettere a tutti i giocatori di dare il meglio di sé. E riservare i tornei all'aperto solo per i mesi di luglio e agosto?
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