Il sistema di arbitraggio video, noto come VAR, in atto sul World Padel Tour dalla finale del Master dello scorso anno, è diventato oggetto di dibattito. L'insediamento di Foxtenn ha sollevato molte opinioni dopo alcuni tornei in cui alcune decisioni discutibili sono state denunciate dai giocatori.

Il sistema tecnologico Foxtenn è composto da 20 telecamere ad alta velocità e 4 laser di nanoprecisione sul campo. Vengono acquisite 2.500 immagini al secondo per poter esaminare con la massima precisione possibile qualsiasi azione che si verifica sul terreno.

Questo strumento si è dimostrato valido per più di 15 anni nel tennis ed è ora utilizzato in più di 50 tornei ATP e WTA. La società catalana però non è mai immune da polemiche, come ieri quando Davidovich Fokina ha contestato con forza una decisione presa da Foxtenn.

Un evento del genere non si era mai verificato prima. padel, ma diversi giocatori hanno già espresso il loro disaccordo nel bel mezzo di una partita mettendo in dubbio l'efficacia del sistema: Lucas Campagnolo, Franco Stupaczuk, Lucas Bergamini, Víctor Ruiz, Mike Yanguas e Gemma Triay tra gli altri.

Anche Fernando Belasteguin, il giocatore di maggior successo di tutti i tempi, scherza sull'atteggiamento che intende avere al fianco di Mike Yanguas sulle prossime controverse decisioni del VAR:

VAR è un progresso tecnologico che è ancora in fase di adattamento al padel e che ha ancora molti margini di miglioramento perché, finora, non è stato approvato da un gran numero di giocatori. Un passo avanti che cercherà di ottimizzare il proprio rendimento per fugare i dubbi creati ad inizio stagione per assolvere al proprio ruolo, quello di rendere più giusto lo sport.

Martin Schmuda

Un giocatore di tennis competitivo, Martin ha scoperto il padel nel 2015 in Alsazia ed è apparso in alcuni tornei a Parigi. Oggi giornalista, si occupa di cronaca padel pur continuando la sua ascesa nel mondo della pallina gialla!