L'arbitro della finale del Chile Open Honorio García ha finalmente rotto il silenzio, settimane dopo il polemiche seguite a questo incontro.

Il quotidiano sportivo spagnolo Mundo Deportivo ha potuto così raccogliere per la prima volta le spiegazioni del preside preoccupato per l'accaduto.

Lui spiega:

“Sul 30-30 c'è una botta velocissima di Coello che va verso il fondo campo. Questo proiettile mi sembra un fallo perché sembra che colpisca prima il vetro. Ci ho messo un po' a seguire, ma siccome nessun giocatore ha reagito, mi sono fidato di quello che avevo visto e annunciato 30-40"

“Sul tabellone in pista c'è scritto 30-40 perché l'arbitro lo controlla dal tablet. Ma non è così in televisione, e ha confuso molte persone. Infatti, durante il punto, il risultato della ritrasmissione è stato rettificato.

Lui continua:

“I giocatori non hanno detto nulla e il punto successivo è stato giocato. Quando finì, a favore di Coello e Tapia, vidi che si stavano baciando per festeggiare la vittoria.

A sua volta, Lebrón, che secondo me pensava che il gioco fosse finito, è andato a stringere loro la mano. Lì, mi sono reso conto di aver commesso un errore nel punto precedente.

“Galán mi ha detto di aver sentito 30-40 e di averlo visto sul tabellone. E aveva ragione, avere due palle break non è la stessa cosa che avere due match point contro! Ma lì, non potevo più rettificare.

“Ho detto ai quattro che se fossero stati d'accordo, il gioco sarebbe finito. Altrimenti, siccome avevo commesso un errore, era necessario suonare un “punto de oro”.

Il resto lo sappiamo, ma l'arbitro si assume la piena responsabilità dell'errore:

“È chiaro che questo errore viene da me. Ci sono state circostanze che non hanno aiutato, è stato detto tutto. Tapia e Coello erano concentrati e non mi hanno ascoltato in quel momento, quindi non abbiamo potuto chiedere di rivedere il punto del video.

“Non biasimo Galán, infatti ha fatto quello che doveva fare perché è un professionista. L'errore è mio".

“Potevano farmi pressione e non l'hanno fatto”, dice di Tapia e Coello.

Per quanto riguarda il modo in cui ha vissuto questa finale, spiega che è così «è stato difficile e molto lungo». Speriamo che in futuro una situazione del genere non si ripeta...

Eleonore Coulibaly

Che piacere essere un giornalista nel bel mezzo del padel, uno sport in crescita attraente. Spero che ti piacciano i contenuti offerti. A presto magari sulle piste!