Negli anni 27, Federico Chingotto, giocatore argentino emblematico, si avvicina alla stagione 2025 con ambizione. In un'intervista rilasciata a Marchio, ripensa a un anno 2024 segnato da sfide, successi e dalla sua ricerca incompiuta per il trono mondiale del padel, detenuto da Coello e Tapia per due anni.
Un gioco tutto suo, ma efficace
Chingotto è spesso ammirato per la sua capacità di competere con i migliori, nonostante la sua statura più piccola. Di fronte ai commenti sul suo fisico, risponde con una filosofia chiara: “Voglio che le persone vedano che, anche con i limiti, si possono realizzare grandi cose attraverso lo sforzo e la pratica.”
Per lui la chiave sta nella lettura del gioco, una qualità senza tempo in uno sport dove domina sempre più la potenza pura.
La ricerca del numero 1 con Galán
Dopo una prima stagione promettente al fiancoAlejandro Galán, Chingotto conferma che il suo obiettivo per il 2025 è chiaro: raggiungere la posizione di numero 1 al mondo. Anche se questa ambizione rappresenta una sfida immensa di fronte al dominio di Coello e Tapia, rimane fiducioso: “Ci costringono a migliorare costantemente, ed è questo che rende bello questo sport”.
Entrambi i giocatori hanno concluso il 2024 con una serie di 14 finali consecutive e numerosi titoli. Nonostante questa prestazione, la stanchezza mentale li ha raggiunti a fine stagione: “Quando ti sfugge il numero 1 è un duro colpo. Ma abbiamo imparato e siamo pronti a dare il massimo quest’anno”.
Adattamento rapido, ma sfide da superare
Chingotto parla anche del suo arrivo al fianco di Galán, passo che definisce decisivo: “Ale mi ha chiamato in un momento in cui mi sentivo pronto a fare un passo avanti. Le sue continue richieste mi hanno spinto a dare il meglio di me stesso”.
Nonostante un inizio impressionante, ammette che il loro gioco deve ancora adattarsi ad avversari di punta come Coello e Tapia: “Hanno progredito e ci hanno messo in difficoltà nella seconda parte della stagione. Sappiamo cosa dobbiamo migliorare”.
Un approccio gioioso al padel
Dentro e fuori dal campo, Chingotto è noto per il suo sorriso costante. Egli spiega: “Giocare a padel mi rende felice. Anche nei momenti difficili, questo sport è la mia boccata d’aria fresca”.
Essendo uno dei giocatori più esperti del circuito nonostante la sua giovane età, condivide alcuni consigli per le nuove generazioni: “Godetevi il processo. La strada è dura, ma è proprio lì che sta la bellezza di questo sport”.

Ho scoperto il padel direttamente durante un torneo e, francamente, all'inizio non mi piaceva molto. Ma la seconda volta è stato amore a prima vista e da allora non mi sono persa nemmeno una partita. Sono anche disposto a stare sveglio fino alle 3 del mattino per guardare il finale Premier Padel !