solo 19 anni, Claudia Fernandez si è affermata come una delle migliori giocatrici di destra al mondo. Già N. 5 nella classifica, la madrilena impressiona per la sua maturità, la sua calma... e il suo talento. Prima di suonare la P2 di Valladolid, ha confidato MARCA nel suo viaggio, la sua dinamica con Bea González e la rivalità tra le coppie migliori.
Una coppia che sta prendendo piede
Claudia ci assicura: il legame con Bea González è sempre più naturale. Dopo una prima parte di stagione segnata dal ferita Dal suo compagno, la giovane giocatrice sente che la squadra sta prendendo forma: "Ci capiamo meglio, comunichiamo bene. Bea è una persona con cui è facilissimo andare d'accordo, e con Gaby Reca Come allenatore i tuoi progressi saranno rapidi.
La loro vittoria a Assunzione è un punto di svolta. "È il risultato di un duro lavoro. Eravamo fiduciosi, anche quando i risultati non c'erano, perché sapevamo di fare le cose per bene."

Una rivalità a tre che entusiasma
Per diversi tornei si è instaurata una strana dinamica: Bea e Claudia dominano Gemma e Delfi, ma inciampare regolarmente in Ari e Paola, che a loro volta faticano a battere Triay e Brea. "È strano. È come una specie di gioco di carta, sasso e forbici. Ci conosciamo così bene che ogni partita è un vero e proprio rompicapo."
Claudia ammette di avere difficoltà contro Paula: "È una mancina che nasconde bene i suoi colpi, mi confonde. Delfi gioca più come me, leggo meglio le sue intenzioni".
Dall'ammirazione alla competizione
Confrontandosi con alcune delle leggende del circuito, Claudia è riuscita ad abbattere le barriere mentali. "Prima mi sentivo molto piccola accanto a Paula o Delfi. Ma ora mi dico che mi sento a mio agio, che posso batterle. È una sensazione fantastica."
Rimani umile, divertiti senza pressione
Nonostante la sua rapida ascesa, Claudia si rifiuta di fissare obiettivi di ranking"Non voglio mettermi pressione. Sono in una fase in cui voglio semplicemente divertiti e continuare a imparare." Circondata dalla sua famiglia, mantiene i piedi per terra. "Preferisco non leggere troppi messaggi dopo una vittoria. Troppi complimenti possono farti perdere l'orientamento."
Dice anche che sta facendo progressi tecnici, in particolare su tiri come il víbora o bajada pareteMa la sua vera sfida è mentale: "Sono troppo dura con me stessa. Devo imparare a congratularmi con me per le cose che faccio bene."
Uno sguardo alla nuova generazione
Claudia è consapevole di aver aperto la strada a molti giovani giocatori. Tra questi, Martina Calvo, la nuova "ragazza meravigliosa". Il suo consiglio? "Prenditi il suo tempo, non metterti pressione. E circondati delle persone giuste".

Ho scoperto il padel direttamente durante un torneo e, francamente, all'inizio non mi piaceva molto. Ma la seconda volta è stato amore a prima vista e da allora non mi sono persa nemmeno una partita. Sono anche disposto a stare sveglio fino alle 3 del mattino per guardare il finale Premier Padel !