Carlos Pozzoni, trainer di Franco Stupaczuk et Juan Lebrón, ha parlato senza filtri in un'intervista con Radio Marca. In un'epoca in cui nel circuito professionistico regna la discrezione, l'argentino si distingue per la sua sincerità e non esita a rivelare cosa vivono realmente i giocatori dietro i riflettori.
Un'assenza logica per Doha e Bruxelles
Colpito da un recente infortunio, Franco Stupaczuk non parteciperà al Qatar Major né al P2 di Bruxelles. Pozzoni spiega che la decisione è stata presa dopo aver valutato tutte le opzioni: "Si è trattato di un infortunio la cui gravità è stata scoperta qualche giorno fa. Abbiamo preso in considerazione Doha, ma alla fine abbiamo deciso di fermarci per un buon recupero. L'obiettivo ora è tornare in tempo per Il Paraguay P1 a metà maggio.
Una rivelazione sorprendente: Stupa suonava con capacità polmonare ridotta
La notizia più sorprendente è stata la confessione di Stupaczuk sulla sua salute la scorsa stagione. Secondo il suo allenatore, il giocatore ha contratto la febbre dengue (malattia), che l'anno scorso ha provocato un'infezione polmonare : "I suoi polmoni funzionavano al 30%. Non aveva il permesso medico per giocare, ma siamo andati a Bruxelles comunque. Abbiamo perso in tre set contro Yanguas e Garrido, poi abbiamo preso l'aereo per tornare a casa. Questa è la mentalità competitiva."
Contro i giudizi affrettati
Pozzoni coglie l'occasione per sottolineare quanto possano essere ingiusti i giudizi sulle prestazioni dei giocatori: «La gente non sa cosa attraversano gli atleti. Perché criticare la mentalità di un giocatore senza conoscere i sacrifici che fa?»
Gestione trasparente con Lebrón
Mentre la coppia Stupaczuk/Lebrón si ritirava dalla finale di Santiago P1, Pozzoni ha insistito sulla loro volontà di giocare lealmente: «Franco non stava bene. Avremmo potuto aspettare il sorteggio per annunciare il nostro ritiro, ma abbiamo preferito essere onesti. Dobbiamo agire con integrità».

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