“Bela, Bela, Bela!” Risuonano i cori all'interno dell'Allianz Cloud di Milano per la finale di Fernando Belasteguin. Là "leggenda” mette fine ad una carriera eccezionale, segnata dalla sconfitta finale contro Garrido e Bergamini (6-3, 6-4). La vittoria dei due giovani però è offuscata dall'emozione di questo momento unico.
Un'uscita a sua immagine: combattiva
Sul primo match point sul 4-5, Belasteguin ha lanciato due spettacolari tiri “por tres” per mantenere la speranza. A 45 anni lotta fino alla fine, fedele al suo motto: “A Belasteguin nunca risciacqua” – un Belasteguin non si arrende mai. Dopo un'ora e 28 minuti di gioco, la partita è finita. Ma più che un risultato, è la fine di un'era: 16 anni da numero uno al mondo, 30 anni di carriera dedicati a trasformare il padel in uno sport globale.
Un'emozione condivisa
Al colpo finale, l'emozione travolge la corte. Garrido, solitamente impassibile, nasconde il volto contro il cancello. Bergamini resta immobile. In tribuna scorrono lacrime: quelle di Fernando, del giovane compagno di squadra Tino Libaak, e anche dell'avversario. “Bela, Bela, Bela!” canta la folla, rendendo omaggio a colui che ha ispirato generazioni.
I big del padel – Di Nenno, Tapia, Yanguas, Galán, Chingotto – stanno a bordo campo, accanto al presidente della FIP Luigi Carraro e al fedele amico Gianluca Vacchi. Un ragazzino tra il pubblico implora: "Bela, non lasciarci!" Ma lo scenario sembra già scritto. L'intensità fisica di Garrido e Bergamini finisce per logorare Fernando e Tino.
Addii memorabili
Alla fine, l'organizzatore del torneo, Marco Gamberale, consegna un trofeo a Bela prima di allontanarsi discretamente per regalargli questo momento con il suo pubblico. Fernando poi parla:
"Con tutti i riconoscimenti che ho ricevuto quest'anno, ho vinto più trofei che in cinque anni!", scherza, suscitando un sorriso nel pubblico.
Lui continua:
“Non sai cosa vuol dire smettere finché non succede. Ora lo so. E sono in pace. Avevo deciso di giocare tutta la stagione 2024, anche se ho avuto più momenti difficili che belle partite. Volevo continuare come ho sempre giocato: litigare, tuffarsi, litigare con l'arbitro, rompere le finestre. Volevo andarmene con la mia essenza: quella di un combattente. E sono felice perché ho dato tutto. Lo sport spesso costringe a fermarsi prima del previsto. Ho avuto la possibilità di scegliere”.
Fernando conclude, visibilmente commosso ma tranquillo, che si sente “tranquillo, davvero calmo”, ora ex giocatore professionista.
Un'impronta indelebile
Alle 21:38 del 5 dicembre 2024, il padel ha voltato pagina. Fernando Belasteguin lascia il campo, ma la sua eredità rimarrà scolpita nella storia dello sport. Il “Bela, Bela, Bela” continuerà a risuonare, ricordando a tutti che era molto più di un giocatore: un modello, un'ispirazione, una leggenda.

Franck Binisti ha scoperto il padel al Club des Pyramides nel 2009 nella regione parigina. Da allora, il padel fa parte della sua vita. Lo vedi spesso in tournée in Francia per coprire i principali eventi di padel francesi.