Al termine di una nuova manifestazione sul Philippe-Chatrier Centrale, Agustín Tapia e Arturo Coello hanno vinto il loro terzo titolo consecutivo nella Maggiore di ParigiCommossi dalla vittoria, i numeri uno del mondo hanno parlato di questo torneo davvero speciale, del loro rapporto con il pubblico francese e dei progressi compiuti contro i loro diretti rivali.

Un torneo unico nella loro carriera

Tapia non nasconde la sua emozione:
“Veniamo qui ormai da tre anni. Parigi si impone sempre. I nervi sono tesi. Anche quando giochi una partita perfetta, i dubbi restano. Pensi a tante cose. Anche questa volta, tutto è andato per il verso giusto e siamo molto contenti. Nonostante un mese di pausa e di vacanza, siamo tornati forti. Questa vittoria ci fa molto bene.”

Per Coello, questa incoronazione risponde soprattutto a un desiderio comune:
"Quello che volevamo era vincere questo torneo. Come dice sempre Agus, Parigi è importantissima. È un Major, ci sono molti punti in palio e anche un'enorme dose di fiducia per il resto della stagione. Viverlo con le nostre famiglie è la cosa più preziosa."

Un pubblico a volte diviso

Interrogati sull'atmosfera, in particolare durante il secondo set, dove una parte del pubblico sperava in una partita più lunga, i due campioni hanno messo le cose in prospettiva.
Tapia spiega:
"Capisco perfettamente che gli spettatori vogliano una partita su tre set, per vivere una finale più epica. Ma il nostro obiettivo era vincere il più velocemente possibile, senza subire. Detto questo, il pubblico francese ci ha sempre mostrato rispetto e adoriamo il modo in cui vive ogni punto."

La chiave contro Galán e Chingotto

I duelli contro “Chingalan” hanno segnato la stagione, e la finale parigina ne è stata l'ennesima prova. Dopo la sconfitta di Roma, Tapia e Coello hanno saputo riscattarsi.
A Roma hanno giocato meglio di noi, è semplice. Hanno meritato la vittoria. Ma come sempre, ogni sconfitta ci aiuta a tornare più forti. Contro di loro è sempre molto combattuta, si tratta di dettagli. E siccome ci conosciamo a menadito, ogni finale è una battaglia. Questa volta, è andata a nostro favore.

Parigi, una città che sorride a Tapia

Ancora imbattuto nella capitale francese, Tapia mantiene un legame speciale con il torneo:
“Adoro giocare qui. È un torneo duro, c'è molto in palio, ma anche tanto divertimento. È il momento della stagione in cui inizia la seconda metà dell'anno, e arriviamo sempre con grande motivazione. Essere felici, circondati dai nostri cari, cambia tutto. Probabilmente è per questo che ho questo legame con Parigi. Spero che duri a lungo.”

Progressi su binari lenti

Infine, Coello è tornato al suo adattamento alle condizioni a volte più pesanti e lente del circuito:
"All'inizio è stato difficile per me. Il mio gioco soffriva più di quello di Agustín sui campi lenti. Ma col tempo sono migliorato. Oggi preferisco persino un campo lento a uno veloce. È un vero segno della nostra evoluzione come squadra."

Una terza incoronazione carica di significato

Vincendo il loro terzo Paris Major, Tapia e Coello confermano il loro status di riferimento assoluto nel padel mondialePiù che un titolo, questa vittoria rafforza il loro slancio e la loro fiducia per il resto di una stagione in cui ogni dettaglio conta.

Franck Binisti

Franck Binisti ha scoperto il padel al Club des Pyramides nel 2009 nella regione parigina. Da allora, il padel fa parte della sua vita. Lo vedi spesso in tournée in Francia per coprire i principali eventi di padel francesi.